A guerra conclusa, un decreto
legislativo del governo italiano provvisorio, datato 22 aprile 1946, dichiarò
“festa nazionale” il 25 aprile, limitatamente all’anno 1946. Fu allora che, per
la prima volta, si decise convenzionalmente di fissare la data della
Liberazione al 25 aprile, giorno della liberazione di Milano e Torino. La
scelta venne fissata in modo definitivo con la legge
n. 260 del maggio 1949, presentata da Alcide De Gasperi in Senato nel
settembre 1948, che stabilì che il 25 aprile sarebbe stato un giorno festivo,
come le domeniche, il primo maggio o il giorno di Natale, in quanto
“anniversario della liberazione”.
Il 25 aprile non è la festa della
Repubblica italiana, che si celebra invece il 2 giugno (per alcuni anni, dal
1977 al 2001, fu trasformata in una festa mobile, la prima domenica di giugno):
con riferimento al 2 giugno 1946, giorno in cui gli italiani votarono al
referendum per scegliere tra forma di governo monarchica e repubblicana nel
nuovo stato.
Anche altri paesi europei ricordano
la fine dall’occupazione straniera durante la Seconda guerra mondiale: Olanda e
Danimarca la festeggiano il 5 maggio, la Norvegia l’8 maggio, la Romania il 23
agosto. Anche l’Etiopia festeggia il 5 maggio la festa della Liberazione, anche
se in quel caso si tratta della fine dell’occupazione italiana (avvenuta nel
1941).
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Prof.ssa Angelica Piscitello