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giovedì 27 febbraio 2014

LA RIVOLUZIONE FRANCESE


 

ATTIVITA'
Il 20 giugno del 1789 a Versailles ebbe luogo un avvenimento che, di lì a poco, avrebbe reso irreversibile il processo che portò alla Rivoluzione Francese e alla caduta definitiva della monarchia: il giuramento della Pallacorda.

Cosa accadde quel giorno? (max 10 righi).

lunedì 10 febbraio 2014

LE FOIBE: 10 FEBBRAIO IL GIORNO DEL RICORDO


Il 10 febbraio si ricordano le vittime delle Foibe e l'esodo giuliano-dalmata.
Oggi ricorrono dieci anni dalla legge che istituì, nel marzo 2004, il Giorno del Ricordo. Un silenzio definito da Claudio Magris "oltraggioso", una pagina considerata tra le più drammatiche della storia italiana. 
                                                                       
Per 60 anni è stata inghiottita nel silenzio, annullata, cancellata. Proprio come migliaia e migliaia di persone: inghiottite, cancellate, annientate in quelle foibe della Venezia Giulia e della Dalmazia diventate il simbolo di un eccidio. È proprio lì, in quelle voragini carsiche tipiche dell'Istria, che fra il 1943 e il 1947 furono gettati dalla furia dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito, vivi e morti, migliaia di italiani. A essere inghiottita è stata una tra le pagine più dolorose della storia nazionale. Morti, migliaia di morti. Ed esuli. Centinaia di migliaia di persone costrette all’esodo dalle proprie terre della Venezia Giulia e della Dalmazia. Costrette a fuggire in altre città italiane o all’estero: chi in America, chi in Australia. Un esodo durato oltre 10 anni. 

venerdì 7 febbraio 2014

L'ETA' NAPOLEONICA


L’ETÀ NAPOLEONICA, sotto il profilo artistico-letterario assume il nome di NEOCLASSICISMO.

Nella storia della cultura il termine “classico” fa riferimento al patrimonio culturale pagano, greco-romano; per Classicismo intendiamo un movimento di  studio,  di ammirazione ed imitazione delle opere antiche considerate modello insuperabile di perfezione stilistica e formale, ma anche patrimonio di integrità morale, di onestà e rettitudine. Ciò che è definito “bello” per i Neoclassici deve essere anche “buono”, deve cioè trasmettere ideali elevati, valori etici e non soltanto estetici.
 

Il Neoclassicismo consiste nel ritorno al culto e all’imitazione dell’arte classica (Grecia antica, età repubblicana di Roma, età augustea) ed interessò tutte le manifestazione dello spirito dell’epoca: la letteratura, le arti figurative , la vita politica, la moda il costume.
 La genesi storica e culturale del Neoclassicismo di fine '700 va ricercata in Età illuministica, allorché si manifestò il graduale e netto rifiuto per le forme eccessive dell’arte barocca e del Rococò a favore di un’arte essenziale, razionale, sobria che esprimesse ideali di compostezza, di semplicità  e di decoro.  Il  Classicismo costituì la formazione culturale di  base di Ugo Foscolo, di A. Manzoni, di G. Leopardi : esso fu la ragione più vera della misura e della compostezza della loro lirica. Inoltre si deve proprio alla tradizione classica, sempre vive e tenace in Italia, se il Romanticismo italiano apparirà tanto più misurato rispetto alle effusioni sentimentali e passionali del Romanticismo europeo.
Favorirono lo sviluppo del Neoclassicismo:
·         Le scoperte archeologiche di Ercolano e di Pompei
·         I contributi teorici di alcuni grandi studiosi del passato, tra i quali l’archeologo tedesco J.Winckelmann (1717-1768). Questi nella sua celebre Storia dell’arte dell’antichità (1764) aveva indicato nell’arte greca il punto più alto, di massima perfezione, mai raggiunto dall’uomo nel campo dell’espressione figurativa: il bello è visto come il risultato di un processo di graduale epurazione e selezione della natura e degli elementi fisici ; ciò a cui l’artista deve tendere è una bellezza ideale che si compone di elementi naturali, ma che allo stesso tempo li trascende per assumere una dimensione che va al di là della realtà fisica e della  temporalità storica. La bellezza ideale per il W. è una bellezza non esistente in natura, intesa come suprema armonia di forme, tanto più pure, quanto meno risentono del mondo sensibile e passionale. L’esempio mirabile della bellezza ideale per il W. Sono le sculture  classiche di Fidia (490 a. C.), sculture che rispecchiano lo spirito puro e apollineo della cultura greca.
 
Statua di Apollo Belvedere
In ambito artistico, Roma e Parigi rappresentarono le due capitali dell’Europa neoclassica, mentre i massimi rappresentati del Neoclassicismo furono lo scultore A. Canova  (1757-1822, Amore e psiche, Le tre grazie, Paolina Bonaparte Borghese) e Jacques-Louis David (1748-1825).


Ø  L’altro aspetto della letteratura italiana dell’età napoleonica è rappresentato da un atteggiamento preromantico. Vi sono infatti poeti e scrittori, come Ugo Foscolo e Ippolito Pindemonte che,  sotto l’incalzare degli avvenimenti storici (il fallimento degli ideali libertari  Rivoluzione francese, il dispotismo della  dominazione napoleonica e il comportamento vessatorio e piratesco delle truppe francesi), avevano intuito il fallimento degli ideali illuministici, il declino inesorabile dell’ottimismo illuministico, riconoscendo i segni precorritori della futura età romantica:
§  l’istanza di anteporre le esigenze dello spirito e del sentimento a quelle della ragione esaltata dagli Illuministi;
§  la necessità di anteporre il valore dell’individuo come soggetto unico e irripetibile rispetto all’egualitarismo illuministico;
§  la necessità di esaltare il valore della religione contrapposta all’ateismo e al materialismo illuministico;
§  l’atteggiamento storicistico volto a rivalutare la storia passata, vista non più come epoca di barbarie, come condizione di oppressione e di dolore subentrata ad uno stato primitivo di felicità naturale, ma come momento indispensabile per comprendere  le ragioni del presente;
§  il senso drammatico della vita, intesa come perenne conflitto tra l’ideale e  il reale, come contrasto tra le aspirazioni dell’anima alla felicità assoluta e la realtà angusta,  banale e limitata in cui l’uomo si dibatte quotidianamente; ciò è contrapposto al facile e illusorio ottimismo illuministico.
§  il valore della Patria e della Nazione intesa come comunanza di lingua, religione, tradizioni, storia, usi e costumi,  contrapposto al concetto illuministico di Cosmopolitismo.
In effetti la dominazione napoleonica e gli eccessi  compiuti dalle sue “armate liberatrici” aveva avuto l’effetto di risvegliare la coscienza nazionale dei popoli sottomessi e di farli insorgere per combattere ed ottenere la liberta e l’indipendenza: non senza ragione la battaglia di Lipsia (1813) fu chiamata la “battaglia delle nazioni”; anche in Italia la dominazione napoleonica, dopo i primi illusori entusiasmi, ebbe per effetto  il risveglio della coscienza nazionale e diede l’avvio al Risorgimento: molti in Italia furono  i liberali delusi per i saccheggi e le violenze, per le condizioni di vassallaggio delle repubbliche giacobine prima, e dei regni e viceregni napoleonici poi (Regno italico, 1805; Regno d’Italia, 1807).
 
La cultura italiana dell’età napoleonica, come osserva il critico letterario Natalino Sapegno, “presenta, tutte le caratteristiche di un’età di transizione, incerta e sbandata tra il vecchio e il nuovo”. Volendo tracciare un quadro sintetico della cultura italiana dell’età napoleonica, dobbiamo distinguere:

1.   La critica dell’astratto dottrinarismo illuministico (ottimismo illuministico);
2 .  Il neoclassicismo letterario, già pervaso da motivi  e da  istanze preromantiche;
3 . Il riproporsi della questione della lingua, al fine di combattere il liberismo linguistico del 700 e dare alla nostra lingua un’impronta di maggiore italianità

 
In questo periodo tutte le capitali europee si abbellirono di monumenti che richiamavano la civiltà classica; fioriscono quindi notevolmente: l'architettura e la scultura. Fra gli architetti ricordiamo in Italia il Niccolini. Nella scultura, sono importantissime le celebri opere di Antonio Canova; a cominciare dal complesso marmoreo delle Grazie.
 
Nella letteratura, invece, da ricordare poeti e scrittori italiani come: Foscolo, Monti, Giordani e Pindemonte; ma possiamo al contempo dire che tanti romantici, in Italia e nel resto d'Europa attraversarono una fase di formazione giovanile riconducibile al Neoclassicismo: Manzoni, Keats, Shelley, ecc. 
Per questo, credo che sia importante: abituarsi a non dover a tutti costi classificare e inquadrare un autore in una certa corrente; perché spesso ci troviamo davanti alla complessità sia dell'uomo che dell'artista e, collocarlo solo a dei canoni precisi,  appare piuttosto limitativo.
 
                     NEOCLASSICISMO E FOSCOLO
ATTIVITA'
Rispondi alle domande:
Perché la statua di Apollo Belvedere rappresenta il più alto ideale artistico fra tutte le opere dell'antichità sfuggite alla distruzione? Dove si trova questa statua?