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venerdì 24 ottobre 2014

LE BATTAGLIE SULL'ISONZO

Le battaglie dell'Isonzo furono una serie di battaglie della prima guerra mondiale combattute lungo frontiera orientale Italo-Austriaca, nei pressi del fiume Isonzo. Protagonista indiscusso Luigi Cadorna, un uomo «tutto d'un pezzo» ma che non sfuggiva alle proprie responsabilità, quindi degno di rispetto (Sergio Romano).
 
Cadorna è stato per ventinove mesi il vero, indiscusso padrone dell’Italia. Nessuno, prima di lui e dopo di lui (Mussolini compreso), si è arrogato il diritto di vita e di morte su tutti gli abitanti della penisola. Disponeva, a suo piacimento, di uno degli eserciti più potenti del mondo, continuamente rafforzato con immani trasfusioni di sangue. Disponeva di propri tribunali di guerra, che imponevano la sua legge. Attraverso la censura militare metteva un bavaglio a combattenti e a civili. In accordo con Sidney Sonnino, poteva senza battere ciglio decretare la morte per fame di 100.000 prigionieri. Per finire, era l’uomo che non aveva il minimo imbarazzo nel diramare direttive di questo tenore: «Deve ogni soldato essere certo di trovare, all’occorrenza, nel superiore il fratello o il padre, ma anche deve essere convinto che il superiore ha il sacro potere di passare immediatamente per le armi i recalcitranti ed i vigliacchi» (Angelo Del Boca, Italiani, brava gente? Vicenza, Neri Pozza, 2005, p. 67).
 
 
Non esiste un autore per questa canzone, che narra il dolore e la rabbia dei soldati italiani impegnati nelle battaglie per la conquista di Gorizia durante la Prima Guerra Mondiale.
Si dice che chi veniva sorpreso a cantare questa canzone durante la guerra era accusato di disfattismo e poteva essere fucilato.

All’esaltazione nazionalistica per una tanto faticata vittoria subentrò in breve un sentimento di orrore per i tragici costi umani di quella vicenda bellica: circa 50.000 soldati e 1759 ufficiali caduti di parte italiana, 40.000 e 862 ufficiali per gli austriaci. Una carneficina, che favorì la nascita e la circolazione di un largo e condiviso stato d’animo di ripugnanza per la guerra, testimoniato da alcuni canti di protesta. Tra i più belli, diffusi e significativi dell’intero conflitto 1915 – 18 il testo della canzone, intitolata "O Gorizia, tu sei maledetta", nelle cui strofe, come osserva Sergio Boldini, apprezzato studioso della espressività popolare, si ritrovano “ la violenza, l’inutilità e il dolore della guerra, gli affetti che si perdono, la discriminazione di classe fra soldati e ufficiali, i morti che non ritornano”.

Nella letteratura sulla Grande Guerra sono pochi i giudizi favorevoli al generalissimo Luigi Cadorna, comandante supremo delle 11 Battaglie sull'Isonzo, individuato, non sempre con obiettività, come unico responsabile degli errori di conduzione del conflitto e di altri aspetti ad esso collegati ( decimazioni, sostituzione di generali poco graditi, inutili massacri).

ATTIVITA'
Come presenta il tuo libro il personaggio storico Luigi Cadorna? Quali pregi e/o difetti gli attibuisce riguardo la conduzione delle operazioni militari e le azioni di comando?

mercoledì 22 ottobre 2014

LA CAVALLERIA RUSTICANA


CAVALLERIA RUSTICANA

di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci

 

Personaggi

  • SANTUZZA (soprano) giovane contadina
  • TURIDDU (tenore) giovane contadino
  • LUCIA (contralto) madre di Turiddu
  • ALFIO (baritono) carrettiere
  • LOLA (mezzosoprano) moglie di Alfio

Introduzione

È un'opera lirica in un atto unico di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.
La prima rappresentazione fu al "Teatro Costanzi" di Roma il 17 Maggio 1890.

Trama

ATTO UNICO

L’azione i svolge nella piazza nella quale si trovano una chiesa e l’osteria di Lucia il giorno di Pasqua.
Turiddu canta una serenata a Lola, della quale è perdutamente innamorato; prima di partire per il servizio militare le ha giurato amore eterno, ma la giovane durante la sua assenza ha sposato Alfio, il carrettiere.
Turiddu per vendicarsi inizia a corteggiare Santuzza, ma dopo averla sedotta la trascura. Il giovane si aggira nei pressi della casa di Alfio che spesso assente non si accorge di nulla.
Santuzza, angosciata e preoccupata, cerca Turiddu per parlargli e chiedere spiegazione del suo comportamento; entra allora nella casa di Lucia, madre del giovane e le confida quanto sta succedendo svelandole i suoi sentimenti e la sua disperazione: oramai è disonorata ed abbandonata.
Arriva Turiddu e i due discutono animatamente finché passa Lola che si sta recando alla messa di Pasqua sola perché il marito lavora. Le due donne si scambiano battute ironiche.
Poco dopo Lola è seguita da Turiddu, insensibile all’implorazione di Santuzza che gli augura la mala Pasqua e decide, vedendolo arrivare, di rivelare quanto succede ad Alfio.
Dopo la messa la piazza torna a popolarsi. Turiddu offre agli amici nell’osteria della madre Lucia un bicchiere di vino e ne offre uno anche ad Alfio che, sdegnato, nel rifiutarlo lo abbraccia e gli morde l’orecchio sfidandolo a duello.
Turiddu, che si finge ubriaco, rivolge commosse parole di saluto alla madre a cui affida Santuzza e va ad incontrare il rivale.
Poco dopo il grido di una popolana:- Hanno ammazzato compare Turiddu!- annuncia il tragico esito del duello.

Brani celebri

  • Atto Unico
    • O Lola, Lola
    • IL cavallo scalpita, Alfio
    • Voi lo sapete, o mamma, Santuzza
    • Fior di giaggiolo, Lola
    • Intermezzo sinfonico
    • Viva il vino spumeggiante, Turiddu
    • Mamma quel vino è generoso, Turiddu
ATTIVITA'

Ascolta dal video i brani celebri:  
  • Viva il vino spumeggiante, Turiddu
  • Mamma quel vino è generoso, Turiddu 
  • ed esprimi un tuo breve commento.

    venerdì 3 ottobre 2014

    L'ETA' GIOLITTIANA


                LEGGI DALL' E-BOOK:
                L'ETA' GIOLITTIANA

    ATTIVITA' : Spiega perché la vignetta, tratta da "L'Asino", una rivista di satira politica, mostra un Giolitti sdoppiato.