Il piano Dawes aveva appena gettato
le basi per la ripresa che fu bruscamente interrotta dalla crisi
economica del 1929 che sconvolse non solamente gli Stati Uniti. Pesanti
ripercussioni si ebbero anche nel resto del mondo. Le ripercussioni politiche
di questa nuova crisi furono rappresentate dall’ascesa al potere di Adolf Hitler.
Hitler aveva fondato, poco dopo la
fine della prima guerra, le Sturm Abteilungen (sezioni d’assalto) un’organizzazione
paramilitare che aveva lo scopo di contrastare le forze della sinistra.
Nel 1923 aveva tentato un colpo di stato a Monaco che era
fallito. Condannato a due anni di prigione, impiegò il tempo della carcerazione
per scrivere il Mein Kampf.
Uscito di prigione, nel 1925, si
dedicò alla riorganizzazione del partito che già nelle elezioni del 1928 ebbe
il 2,8% dei voti.
La successiva travolgente crescita
del nazismo è legata alla crisi economica del 1929 e alle sue devastanti
ripercussioni sulla Germania. La crisi, infatti, sancì la chiusura di banche e
fabbriche, fallimenti e disoccupazione.
Nelle elezioni del 1930 i nazisti
ottennero il 18% delle preferenze e poco di meno ottennero i comunisti. questa
bipolarizzazione dei voti sui partiti estremisti indebolì gravemente i partiti
di centro e la lotta politica si radicalizzò.
Nel 1932 alle elezioni
presidenziali vinse a strettissima maggioranza Hindenburg ed alle successive elezioni per il parlamento, sempre
nello stesso anno, il partito nazista ottenne 230 seggi, cioè la maggioranza
relativa.
Hitler era riuscito a conquistare i
voti dei disoccupati e della piccola borghesia. Era sostenuto e finanziato
dalla borghesia industriale e dal padronato agrario ed era visto con grande
simpatia anche dalle gerarchie militari.
Nel gennaio del 1933
Hindenburg diede ad Hitler l’incarico di formare il nuovo governo.
Nasceva nel giro di pochi mesi il Terzo Reich.
Le nuove elezioni furono indette per
il 5 marzo 1933: il periodo pre-elettorale fu utilizzato dalle SA per indebolire gli oppositori del
nazismo. Furono chiusi molti giornali, furono picchiati o uccisi molti
esponenti dell’opposizione.
Il 27 febbraio ci fu un
tentativo d’incendio doloso al Reichstag.
La colpa fu addossata ai comunisti e fu promulgato un decreto che sospendeva i
diritti costituzionali; la sospensione non sarebbe mai più stata revocata.
Nello stesso mese il parlamento concedeva ad Hitler i pieni poteri. Ai leander
fu tolta l’autonomia ed il loro governo affidato a luogotenenti del Reich.
Nei mesi successivi i nazisti
occuparono le sedi dei sindacati che vennero sciolti e sostituiti da
corporazioni. I partiti vennero dichiarati fuorilegge (ad eccezione del partito
nazista).
Verso la fine dell’anno fu stipulato
un concordato con la Chiesa cattolica che riusciva così a mantenere la propria
autonomia di culto.
Nel 1935 vennero promulgate le leggi di Norimberga con le quali si
legalizzava l’antisemitismo.
Gli ebrei erano esclusi dal diritto
di voto, dalle cariche pubbliche, dall’esercizio delle libere professioni e del
commercio. Successivamente furono rinchiusi nei ghetti, subirono le più atroci
violenze, le deportazioni e lo sterminio nei campi di concentramento.
Il regime seppe sfruttare al meglio
i nuovi mass-media ( radio e cinema ); furono molto curate le organizzazioni
giovanili ed istituito il Ministero per la propaganda
affidato a Goebbels.
Per eliminare gli avversari del
regime furono istituite la Gestapo e
le SS (Schutz Staffen, milizia di
protezione).
Nella notte del 3 giugno 1934, la Notte dei lunghi coltelli,
le SS, comandate da Himmler,
assassinarono tutti gli appartenenti alle SA.
Nell’agosto del 1934 morì Hindenburg
e Hitler divenne presidente della Germania.
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Di quali simboli si servì la dittatura nazista?
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