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giovedì 25 settembre 2014

MAPPA CONCETTUALE DEL CONTESTO STORICO E CULTURALE DEL SECONDO OTTOCENTO


 LINK: Caratteri generali:
 
(IN SINTESI)
 
IL POSITIVISMO
 
E' una corrente di pensiero che interessò l'Europa negli anni che vanno dal 1848-1870 circa. Il Termine POSITIVISMO indica il proposito di rifiutare le tendenze astratte, metafisiche, spiritualistiche proprie del Romanticismo e di prendere invece in esame i fatti positivi concreti ed analizzarli alle luce della scienza. Il Positivismo cerca di capire il mondo partendo unicamente dalla scienza, alla quale si riconosce la capacità di giudicare gli uomini verso il  progresso e di costruire una società al più alto grado di giustizia e benessere.
La scienza è ritenuta capace di dominare la natura per cui e considerata:
GARANZIA INFALLIBILE DEL DESTINO DELL'UOMO. Su questa base il positivismo ritiene che:
L'unica conoscenza che l'uomo ha di tutto il mondo è di tipo scientifico costruita attraverso l'osservazione dei fenomeni, la formulazione di ipotesi e la loro verifica sperimentale;
La scienza deve essere assolutamente indipendente dalla religione;
Ogni manifestazione della natura e dell'uomo sono spiegabili scientificamente;
Per il Positivismo è possibile analizzare scientificamente la società umana come un qualsiasi organismo, scoprire la leggi che la regolano, ed è possibile anche individuare, attraverso la scienza, le cure più adatte a superare i problemi della società. Questa ideologia ottimista è legata al periodo storico nel quale le invenzioni e scoperte scientifiche si susseguirono con un ritmo sempre più rapido assicurando all'uomo il dominio sulla natura ed un continuo sviluppo economico. Proprio per questo suo ottimismo che dà alla ragione il Positivismo è avvicinabile all'Illuminismo   
Tuttavia l'Illuminismo era stato l'arma della borghesia europea per abbattere i pregiudizi ed i privilegi e per creare una società migliore; la borghesia del secondo '800 invece non ha di fronte a sé l'assolutismo e la nobiltà ma il proletariato, a cui si vuole impedire il raggiungimento dei propri diritti. Il Positivismo non possiede più quella carica rivoluzionaria dell'Illuminismo.
La vera grande novità del Positivismo è quella di estendere il metodo sperimentale a tutti i rami del sapere, dalla filosofia alla storia, dall'arte alla letteratura e, addirittura, alla realtà umana perché si riteneva che anch'essa fosse retta, come la realtà fisica, da leggi naturali.
Il Positivismo nacque in Francia nell'ambiente del politecnico e l'iniziatore della dottrina fu: AUGUSTO COMTE, che fu anche il fondatore della Sociologia, disciplina che studia in modo scientifico la società umana, come se fosse un organismo naturale. Il metodo scientifico applicate anche con rigore nell'antropologia, portò l'Inglese DARWIN a formulare LA TEORIA DELL'EVOLUZIONISMO E DELLE SUE LEGGI, cioè l'adattamento all'ambiente e la selezione naturale. Darwin quindi studiò l'uomo non più come entità spirituale ma come ultimo anello della catene naturale. Questa teoria fu osteggiata dalla chiesa che invece sosteneva il CREAZIONISMO FISSISTA.
Importante fu anche il critico letterario storico IPPOLITO TAINE che vedeva negli uomini solo un prodotto di fattori ereditari dell'ambiente; egli inoltre riteneva applicabile il metodo scientifico anche all'arte contribuendo alla nascita del NATURALISMO FRANCESE. Il Positivismo portò ad un cambiamento anche la letteratura sottolineando l'esigenza di un'arte ispirata al vero, lucida oggettiva che ritraesse anche gli aspetti negativi della società.
 
NATURALISMO
(ASPETTO LETTERARIO DE POSITIVISMO)
E' una corrente letteraria che nacque in FRANCIA nella seconda metà del 1800; il termine "naturalismo" sta a sottolineare che, in questo periodo  dominato dal Positivismo, anche anche l'arte viene considerata una disciplina naturale alla quale si può applicare il metodo scientifico. Il Naturalismo può essere considerato l'aspetto letterario del Positivismo da cui eredita:
L'ATTENZIONE PER LA REALTA'
L'USO DEL METODO SCIENTIFICO
LA FIDUCIA NEL PROGRESSO
E' una letteratura quindi che si accosta alle realtà, la indaga con il metodo scientifico, facendo particolare attenzione agli aspetti sociali ed economici delle classi più umili appunto perché in queste sono più evidenti i fattori che condizionano la vita dell'uomo (ambiente ed ereditarietà).
Anche lo stile si adegua a questo nuovo contenuto, si adopera infatti un linguaggio semplice antiletterario PERFETTAMENTE ADERENTE ALL'AMBIENTE ED AI PERSONAGGI utilizzando, se necessario, anche il dialetto ed il gergo. Il Naturalismo condivide con il Poositivismo l'attenzione e la fiducia nel progresso  per cui gli scrittori francesi, pur scrivendo le tristi condizioni di vita  degli umili e mettendo in evidenza  gli aspetti negativi della società, erano convinti che la loro denuncia potesse servire a migliorare la realtà malsana. I canoni fondamentali di questa letteratura sono tre:
OGGETTIVITA': Lo scrittore deve partire da fatti realmente accaduti e ricostruirli secondo la relazione  Causa-Effetto;
IMPERSONALITA': Lo scrittore non deve imporre le sue idee, i sui sentimenti, i sui giudizi, non deve parteggiare per i sui personaggi, deve invece esporre i fatti in modo freddo  e distaccato come un fotografo;
SCIENTIFICITA': Lo scrittore deve tener conto delle leggi scientifiche che regolano la società; tutte le azioni umane devono essere lette alla luce dell'ambiente e dell'ereditarietà.
Tra i teorici del Naturalismo troviamo HONORE’ DE BALZAC, il quale espresse l’idea che lo scrittore deve essere solamente il regista del bene e del male. Egli afferma che la società umana assomiglia alla natura : “ La società fa degli uomini, a seconda dell’ambiente in cui si svolge la vita, tante specie diverse quanti sono gli animali nella zoologia”. Balzac  scrisse la "commedia umana" una raccolta di 91 romanzi nei quali vengono descritti uomini appartenenti a diverse estrazioni sociali.
 
 VERISMO
Il Positivismo ed il Naturalismo fecero sentire la loro influenza anche in Italia dove nacque li VERISMO che è un adattamento del NATURALISMO alla realtà italiana, realtà molto diversa da quella Francese. Infatti nella seconda metà del 1800, mentre la Francia dominata da una borghesia fortemente instaurata al potere, era ormai avviata sulla strada del progresso, l'Italia era un paese essenzialmente agricolo e molto povero. La recente unificazione nazionale del 1861,  aveva fatto emergere gravi problemi economici e sociali e soprattutto aveva evidenziato il profondo divario esistente tra il NORD e il SUD.
Pertanto, la 1° caratteristica del Verismo Italiano fu il suo REGIONALISMO; mancando infatti un'unità sociale e morale. Nacquero tanti " verismi " che trassero spunto dal vario mosaico italiano.
 
I Veristi italiani, che ebbero come teorico LUIGI CAPUANA, rispettavano come i Naturalisti francesi la verità dei fatti senza sovrapporre ad essi i propri giudizi, anche se in genere si astennero dall'analisi dei fenomeni patologici  e dall'eccessiva freddezza scientifica utilizzata dai Francesi. Il Verismo non si sofferma  come aveva fatto il Naturalismo sui guai  e sui vizi dei grandi centri urbani, ma volge soprattutto il suo interesse per gli emarginati delle campagne, ai poveri pescatori delle coste ed in genere alle plebi meridionali, perché proprio al Sud erano evidenti i danni dell'errata politica del nuovo regno d' Italia (tasse obbligatorie; servizio di leva obbligatorio, mercato unico interno), inoltre, diversamente dal Naturalismo francese che aveva una carica ottimistica, il Verismo  ha rappresentanti ESSENZIALMENTE PESSIMISTI. Se infatti gli scrittori francesi pensavano di poter contribuire, attraverso la loro denuncia, ai problemi che travagliavano la società, i veristi, pur proponendosi di fare opera di denuncia, sono convinti che la loro miseria ed emarginazione delle classi sociali più povere sono una realtà inevitabile e difficilmente sanabile, considerando quello che era la realtà politica e sociale dell'Italia appena unita.
LINK DI APPROFONDIMENTO:
POSITIVISMO E LETTERATURA

ATTIVITA'
Rispondi alle domande:
1) Che cosa s'intende per "Realismo pittorico"?
2) Quali sono i temi trattati dai pittori realisti?
3) Gustave Courbet, pittore francese realista e disegnatore, affermava: "un oggetto astratto, invisibile, che non esiste, è estraneo all'ambito della pittura". Che voleva dire con questa frase, secondo te?
  

giovedì 18 settembre 2014

BENTORNATI A SCUOLA

AVVISO
A tutti gli studenti, miei alunni, delle tre classi quinte:
VB Servizi Socio-Sanitari
VA Agrario
VD Servizi Socio-Sanitari
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